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8 Maggio 2019

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Come vogliamo vivere nel 2029?

Come vogliamo vivere nel 2029? Che cosa desideriamo per noi e per il pianeta nei prossimi dieci anni? Come intendiamo ottenerlo? Rispondere a queste domande è una bella sfida. Ma riuscirci, o almeno provarci, è fondamentale, perché soltanto condividendo la visione del futuro possiamo affrontare bene il presente. Progettare il domani, coltivare aspettative, disegnare scenari è infatti un’esigenza della nostra specie, anche se oggi è un compito sempre più difficile. Proprio per questo Come vogliamo vivere nel 2029 è il titolo che abbiamo dato al prossimo Focus Live, il nostro festival della divulgazione scientifica, giunto alla seconda edizione dopo il successo del 2018.

 

la prima volta

Nel novembre dell’anno scorso, ricorderete, 15mila visitatori e centinaia di esperti e ricercatori hanno affollato incontri, installazioni e laboratori al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, il nostro partner nell’iniziativa. Praticamente tutti, secondo una ricerca condotta dall’Istituto Piepoli, si sono divertiti, appassionati e ci hanno detto di voler ripetere l’esperienza. Non potevamo deluderli. Abbiamo raccolto la sfida, e anzi abbiamo rilanciato.

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Quest’anno infatti Focus Live si espande e arriverà a toccare, oltre a Milano, altre due città. L’1 e il 2 giugno saremo al Porto Antico di Genova dove, tra i Magazzini del Cotone, Porta Siberia e le sale della Città dei bambini e dei ragazzi, discuteremo di ambiente, clima, ecosistemi e scopriremo come “terraformare la Terra”, per usare un verbo che in genere si impiega per gli altri pianeti ma che ora, come vedremo, dobbiamo imparare a utilizzare anche per il nostro.

Poi dal 18 al 20 ottobre Focus Live arriverà a Trento, nell’area del MUSE, il Museo delle Scienze. Lì daremo uno sguardo allo scorrere del tempo: che cosa significano dieci anni oggi? Più in generale, che cosa rappresenta, sotto tutti gli aspetti – scientifico, psicologico, sociale, antropologico – questa misteriosa dimensione? Si può davvero, come ipotizzano alcune recenti ricerche, invertirne il corso e viaggiare a ritroso? Il titolo della tappa di Trento è appunto La freccia del tempo e ci preparerà all’appuntamento conclusivo.

Dal 21 al 24 novembre a Milano, con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, cercheremo di rispondere alla domanda di partenza: “Come vogliamo vivere nel 2029?”.

Con l’aiuto di ricercatori e scienziati, ma anche di astronauti, ingegneri, inventori e artisti, proveremo a immaginare, anzi a vedere in pratica, come l’umanità può affrontare le tre emergenze dell’Antropocene, l’era attuale del pianeta di cui siamo protagonisti e artefici.

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le tre sfide moderne

Le emergenze si chiamano clima e ambiente, demografia e migrazioni, quarta rivoluzione industriale.

La prima riguarda tutto il sistema Terra e, come hanno sostenuto nel 2018 i ricercatori della Harvard University (Usa), siamo ormai arrivati al punto che ogni cambiamento climatico ne innesca un altro, rinforzando il successivo.

La seconda crisi riguarda noi esseri umani in prima battuta: l’invecchiamento della popolazione in una parte del mondo e l’aumento degli abitanti in altre, porta a squilibri e tensioni ormai evidenti. Come sottolinea Massimo Livi Bacci, il maggior studioso italiano di demografia, che sarà con noi a Genova, «esiste senz’altro una questione demografica nel nostro Paese» e non possiamo illuderci che si risolva da sola. Ma l’emergenza più insidiosa e sottovalutata è forse l’arrivo travolgente della quarta rivoluzione industriale: l’uso diffuso di sistemi di intelligenza artificiale, che hanno le potenzialità per stravolgere il mercato del lavoro e che, se non gestiti con attenzione, rischiano di concentrare ancora di più la ricchezza nelle mani di pochi, aumentando le disuguaglianze tra i popoli. E consegnando il destino della Terra a Cina e Stati Uniti, le due nazioni all’avanguardia in questo campo.

Ma esistono soluzioni per vincere queste tre grandi sfide? La risposta di Focus Live è sì. A patto di far evolvere il nostro modo di pensare da cacciatori-raccoglitori intenti soltanto a sopravvivere alle necessità del momento; a patto di alzare la testa e guardare la Luna anziché il dito che la indica. Magari decidendo di sfruttare i progressi tecnologici e scientifici per affrontare le questioni ambientali e climatiche. E coinvolgere la società intera nel più grande progetto della Storia umana, appunto quello di “terraformare la Terra”, come cominceremo a vedere nella prima tappa di Genova in giugno.


Focus Live è organizzato da Focus in collaborazione con

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Muse

 

Partner

IBM

Pegaso

ab medica

 

MEDIA PARTNER

Focus Tv

Meteo.it

Radio Monte Carlo

 

Partner tecnico

Technogym

 

I partner della tappa di Genova

Porto Antico di Genova

La città dei bambini e dei ragazzi

Festival della Scienza

 

si ringrazia. Focus Live non sarebbe possibile senza istituzioni, università e aziende. Ringraziamo Aeronautica Militare, Afru, Agenzia spaziale italiana, Agenzia spaziale europea, British Interplanetary Society, Cnr, Enea, Esercito Italiano, Green Tech Solutions, Guardia Costiera, Inaf, Infn, Ismar, Isme, Iit, Jrc, Mars Planet-Virtual Space Systems, Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università di Genova, Università di Padova, Ocean Reef Group.