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19 Ottobre 2019

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DIEGO ANGELUCCI – Intelligente come un Neanderthal: come la datazione cambia la prospettiva

La datazione – l’attribuire cioè un’età a reperti e resti del passato – ha sempre svolto un ruolo determinante nella ricerca archeologica e antropologica, e qualche volta ci ha riservato grandi sorprese. Diego Angelucci, professore associato di Metodologie della Ricerca Archeologica all’Università di Trento, ce ne ha raccontata una in particolare, una delle più clamorose: partendo da una conchiglia abbiamo scoperto cose che non sospettavamo sulla capacità intellettiva dei Neanderthal, che dopo decenni a essere considerati poco più che “buzzurri” e a noi “inferiori” sono stati recentemente rivalutati, portando in questo modo indietro le lancette dell’orologio del nostro diventare umani.

Una conchiglia, un cristallo di calcite, un reperto in pietra scheggiata: con l’aiuto di questi semplici oggetti, Angelucci ci ha guidato alla scoperta della mente dei nostri “cugini”.