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21 Novembre 2019

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Le grotte di marte – Con Loredanda Bessone

Le grotte di Marte e quelle lunari sono possibili habitat per futuri missioni planetarie umane, ma ancor prima robotiche. Le grotte offrono un ambiente protetto, anche dalle escursioni termiche, ma la loro esplorazione richiede di affrontare e risolvere sfide tecnologiche non indifferenti. L’esplorazione del sottosuolo terrestre ha molte analogie con l’esplorazione spaziale, per questo l’Agenzia Spaziale Europea ha sviluppato un corso per preparare astronauti internazionali a diventare esploratori provetti proprio in grotte italiane e slovene.

Loredana Bessone, speleologa che lavora presso l’ESA, si occupa proprio di formare team di astronauti e geologi, per l’esplorazione di grotte sul nostro pianeta in vista dell’esplorazione futura di quelle sul nostro satellite o sul pianeta rosso. Un aspetto chiave, ha spiegato Bessone, oltre a quello tecnologico, è il fattore umano: un lavoro di squadra, con colleghi nello spazio e a terra, che richiede coreografie complesse, come dimostrato in questi giorni dalle camminate spaziali di Luca Parmitano per riparare l’ AMS-2 a bordo dell’ ISS. In questo tipo di missioni saranno fondamentali i robot ed è per questo che Parmitano nei prossimi giorni opererà un rover a terra, e dovrà effettuare campionamenti con l’aiuto di geologi che sono stati suoi istruttori durante il corso di geologia planetaria.