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19 Ottobre 2019

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Cheli: “scalerò il monte Vinson in Antartide”

“Ho avuto la fortuna di volare sullo space shuttle”: Maurizio Cheli sul palco del Focus Live affascina il pubblico di Trento. Il racconto della sua vita “da record” strappa molti applausi. E’ stato nello spazio, ha pilotato aerei supersonici, ha scalato l’Everest. Non c’è angolo della Terra che Maurizio Cheli non abbia visto dall’alto.
Le immagini del nostro Pianeta scattate dalla navetta spaziale accompagnano le sue parole: “tre ore prima del lancio cominci a vestirti: il conto alla rovescia per noi parte circa un’ora prima, a due minuti dal lancio ti chiudi il casco e tutti i rumori sono attutiti, a sei secondi c’è la sequenza dell’accensione dei motori e lì ti rendi conto che stai facendo sul serio. Ma non sei sicuro che parti fino a quando non sei per aria e poi vedi che il mondo gira intorno a te”
A trenta chilometri di quota, dice Cheli, il cielo diventa nero all’improvviso: “è davvero impressionante”. Ma il momento che lo ha lasciato senza parole “è stato a 20 minuti dal lancio quando ho aperto le porte delle stive di carico”, lì ci sono due finestre e ti appaiono tre colori: il blu, il nero e il bianco ovvero la terra, l’universo e le nuvole.
E quando sei lassù il tempo scorre veloce: “il senso del tempo è battuto da un metronomo che segna i minuti, le ore, i giorni”.
Dopo il volo spaziale la decisione di cambiare strada: “sono tornato a fare il pilota collaudatore su un velivolo completamente nuovo”. Una scelta che l’ha portato lontano dalla navicella spaziale, ma della quale non si è mai pentito. “Sono un uomo fortunato, sono riuscito a fare ciò che volevo”. Nel futuro la prossima sfida: “scalerò il Monte Vinson, in Antartide”.