Con Vincenzo Lapenna, direttore dell’Istituto per l’analisi ambientale del CNR, abbiamo guardato alle nostre città da un punto di vista diverso: invece che muoverci tra strade, piazze e tangenziali abbiamo esplorato il sottosuolo cittadino, grazie a sensori e tecnologie digitali di ultima generazione. Ne abbiamo parlato perché andiamo verso un aumento esplosivo della popolazione e, soprattutto, a un’urbanizzazione spinta che moltiplicherà il numero di megalopoli. Ripensare alle città è quindi necessario per affrontare le sfide che ci aspettano, e quello che sta sotto terra è importante quanto quello che sta sopra.
Siamo partiti da un esempio: la capitale dell’Indonesia, Giacarta, sta sprofondando, e il governo nazionale sta lavorando per costruirne un’altra. Perché sta succedendo? Sovrappopolazione e sfruttamento della falda stanno “schiacciando” la megalopoli e costringendo le autorità locali a una piccola rivoluzione. Non è l’unico esempio (a Singapore, per esempio, non c’è più spazio, a Città del Capo c’è una crisi idrica causata dalla sovrappopolazione e dai cambiamenti climatici…), ma tutti i casi citati hanno una cosa in comune: un problema nascosto nel sottosuolo, e imparare a individuarli (e risolverli) è una sfida fondamentale.