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25 Novembre 2019

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Circuiti neurali: cosa accade quando salta la connessione – Con Paolo Maria Rossini

Il cervello umano, tanto complesso quanto ancora misterioso, una rete intricata neuroni e di contatti che li uniscono. Ma cosa accade se un’area del cervello viene danneggiata? Il professore Paolo Maria Rossini, Capo Dipartimento Neuroscienze IRCCS San Raffaele di Roma ha cercato di spiegarlo in un intervento che ha dato conto delle meraviglie della medicina neuroriabilitativa.

La lesione elimina  tutte le connessioni di quella zona con le altre aree cerebrali con cui aveva formato uno o più circuiti neurali con perdita delle funzioni  svolte dai circuiti danneggiati e con perdita delle funzioni da esse svolte. Qui svolge un gioco primario l’intervento riabilitativo; esso può tendere a riprodurre i circuiti danneggiati rinforzando al massimo quelli “sopravvissuti”, oppure a sostituirli.

L’obiettivo della riabilitazione (tradizionale e robotica) sarà quello di  potenziare ed accelerare il recupero delle funzioni perdute (linguaggio, controllo del movimento di una parte del corpo inizialmente paralizzata) attraverso il reclutamento di circuiti “silenti” o attraverso la sostituzione da parte di circuiti deputati ad un altro tipo di funzione.

Su questo aspetto intervengono oggi, a supporto della tradizionale attività del fisioterapista, le più innovative metodiche di neuroriabilitazione: tecnologie robotiche (esoscheletri, arti artificiali), realtà virtuale e stimolazioni elettriche cerebrali e muscolari sono applicate per aumentare la neuroplasticità e sono in grado di misurare non solo il trattamento erogato ma anche la risposta del paziente permettendo in tal modo di seguirne e valutarne in modo preciso l’andamento del recupero.