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22 Novembre 2019

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Dai recordman ai super laboratori informatici, la seconda giornata di Focus Live si chiude con il sorriso

E’ la giornata dei record al Focus Live. Record umani, tecnologici e ambientali.
Si comincia subito con tre fenomeni sul palco del Festival: Umberto Pelizzari, apneista, Walter Villadei, cosmonauta, e Andrea Stella, velista. Il pubblico non perde una parola durante il racconto emozionante della discesa a 150 metri di profondità quando “il cuore batte lentissimo, i volumi dei polmoni si riducono” e il respiro aspetta, aspetta e aspetta ancora prima di rimettersi in funzione. Dalla profondità del mare allo spazio e Villadei sottolinea quanto “impegno, studio e capacità serve per addestrarsi in sistemi complessi”. E poi Andrea Stella, velista paraplegico a seguito di un’aggressione quando aveva 20 anni, capace di donarsi a chi ha più bisogno: “ogni anno mille persone con disabilità vivono sulla mia barca l’esperienza della traversata atlantica”.
Tre storie esemplari di esseri umani fuori dal comune. Ma c’è anche la natura che sorprende al Focus Live quando prendono la parola tre scienziati per spiegare la biologia e i suoi misteri: Ferdinando Boero, Graziano Fiorito e Paolo Magni.
Tuttavia al Festival è ancora una volta la tecnologia a dare il ritmo. Perfino all’ora di pranzo. La cucina del futuro arriva con lo chef Alessandro Negrini e i pizzoccheri alla valtellinese preparati assieme a un assistente molto speciale, l’intelligenza artificiale e il suo archivio di ricette inesauribili.
L’alimentazione è stata poi al centro dell’intervento di Carlo Mangini, direttore Marketing, Comunicazione e Sviluppo Commerciale Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, che ha spiegato il patto stretto con i consumatori per un prodotto sostenibile basato sui valori del territorio, dell’ambiente, della comunità e del benessere dell’animale e dell’uomo.
Un volo radente sul futuro dei videogame con uno dei massimi esperti, Paolo Paglianti, ha fatto seguito a un check sulla salute dell’informazione televisiva nel corso del quale Carlo Gorla, responsabile Sviluppo Format della Direzione Generale Informazione di Mediaset, e la giornalista Sarah Scorpati, hanno chiarito che nel 2029 la programmazione sarà sempre più performante: “riusciremo a raggiungere l’utente in maniera sempre più puntuale, mentre il nemico da battere saranno le fake news”.
Notizie false come quelle che vorrebbero i cambiamenti climatici una pura invenzione. E’ bastato sentire il meteorologo Luca Mercalli per capire invece che l’emergenza c’è e che dobbiamo porre rimedio al più presto.
Di certo l’era digitale ha le sue ombre. Giovanni Poggi, docente di Telecomunicazioni all’Università di Napoli Federico II, ha spiegato cosa c’è dietro la parola Deepfake, ovvero la diffusione di video e foto contraffatti, ma più veri del vero: “sono solo la punta di un isberg. Siate gelosi dei vostri dati, non fidatevi ciecamente di quello che vedete”, ha esortato.
Ma cosa succede nei laboratori più avanzati del mondo? Ce lo hanno spiegato i ricercatori di Ibm che a Zurigo lavorano sui computer quantistici, mentre l’intelligenza artificiale si è presentata sul palco del Festival con la faccia di Nao, un piccolo robot, pronto a introdurre l’evento dedicato alla robotica.
A Focus Live è anche tempo di risate. Ne ha strappate tante al pubblico del Festival, Saverio Raimondo, attore e stand up comedian, che ha chiuso la seconda giornata spiegandoci “Perché il 2029 ci farà morire. Dal ridere”.

Chiara Raiola