Dal 2019 al 2029: abbiamo dieci brevissimi anni per salvare l’ecosistema del Pianeta, o almeno per cominciare a farlo. Siamo nell’era dell’Antropocene, marchiata dalle azioni dell’Homo sapiens, e i cambiamenti sempre più veloci innescati dalla specie umana sembrano modificare la nostra stessa percezione del tempo. Non soltanto per il senso di urgenza che incalza, se pensiamo per esempio che già entro il 2028 dovremmo, secondo alcune stime, rinunciare ai combustibili fossili per le auto. Ma anche perché, di fronte alle sfide che ci attendono, sta diventando difficile pensare il futuro, fare previsioni e perfino esprimere desideri. Se un secolo fa avessimo chiesto a un europeo come gli sarebbe piaciuto vivere di lì a dieci anni, la risposta probabilmente sarebbe stata “come adesso, magari un po’ meglio”. Provate a rivolgere la stessa domanda oggi. Che cosa ci aspetta tra pochi mesi? Mah. Disegnare il domani è diventato un’impresa.
Capire il tempo
Ecco perché abbiamo scelto di dedicare al tema “tempo” la seconda tappa di Focus Live 2019, che si svolgerà dal 18 al 20 di ottobre al Muse, il Museo delle Scienze di Trento. Incontri, installazioni, esperienze e laboratori nel meraviglioso edificio vetrato di Renzo Piano ci porteranno a esplorare ogni angolo di questa misteriosa dimensione. Con Guido Tonelli, uno dei padri del bosone di Higgs, parleremo del tempo nella fisica contemporanea. Con il neurobiologo Stefano Mancuso discuteremo del tempo e delle piante, per scoprire che tra i vegetali ci sono intelligenze paragonabili a quelle del mondo animale, ma che si manifestano così lentamente da sfuggire ai nostri sensi. Quanto ci mette una radice a trovare la giusta strada in un labirinto? Molto, ma riesce sempre a farlo, e senza mai sbagliare direzione. A dirci invece perché, per noi umani, il tempo scorre velocissimo quando siamo felici e invece non passa mai quando stiamo male, a Focus Live ci sarà Paolo Legrenzi, pioniere italiano della psicologia del pensiero. Mentre Giorgio Vallortigara, tra i maggiori neuroscienziati ed etologi contemporanei, ci trasporterà nel cervello degli animali, per farci capire quanto è diverso, dal loro punto di vista, lo scorrere del tempo.
Tre astronauti insieme
Ma “tempo” sono anche gli ultimi decimi dei 100 m di corsa, il ritmo di un rap, la profondità di una foto, lo scorrere dell’acqua lungo un fiume, e sempre attraverso il tempo è misurata la resilienza di un viadotto autostradale, il rinascere di una foresta dopo un incendio. Oppure le migliaia di ore di addestramento necessarie a un astronauta per prepararsi al suo viaggio – e a Focus Live Trento, di astronauti ne avremo ben tre, i veterani Maurizio Cheli e Umberto Guidoni, oltre a Walter Villadei, il prossimo italiano, dopo Luca Parmitano, in lista per la Stazione Spaziale Internazionale.
Di tutto questo, e molto di più, ci occuperemo dunque nella tappa di Trento del festival, la seconda di Focus Live quest’anno. Nella prima, che si è svolta l’1 e il 2 giugno scorsi a Genova, avevamo fatto un check-up al nostro Pianeta. Resta il fatto che non ci sono soluzioni miracolose: i prossimi dieci anni richiederanno l’impegno e la coscienza di tutti gli abitanti della Terra, oltre a un uso intelligente del (non molto) tempo che abbiamo a disposizione. Questo è uno dei temi che tratteremo a Trento prima di arrivare alle conclusioni di Focus Live al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, dal 21 al 24 novembre. E affrontare la questione che è anche il titolo del nostro festival di quest’anno, e cioè: “Come vogliamo vivere nel 2029”.