Il talk Tra robot e telemedicina: la tecnologia al servizio del mondo femminile si apre con un ospite speciale: il robot che viene usato già oggi in corsia per permettere ai medici di televisitare i loro pazienti, fa il suo ingresso allo Speaker’s corner di Focus live e si muove tra gli spettatori per far toccare con mano la realtà della telemedicina.
All’incontro organizzato da Donna Moderna in collaborazione con ab medica e moderato da Donatella Gianforma della redazione, si parla di tecnologie e device che stanno cambiando il modo di curare e assistere i malati in ospedale e a casa. E che migliorano la qualità della vita, soprattutto quella delle donne.
Lo racconta Franca Melfi, responsabile del Centro di chirurgia robotica toracica di Pisa: “Le miei pazienti desiderano essere attive e in salute al più presto. Mi chiedono subito quanto tempo ci vorrà dopo l’operazione perché possano tornare a occuparsi della famiglia e del lavoro. Per loro, più che per gli uomini, poter contare su tempi di recupero veloci è una spinta psicologica in più verso la guarigione”. Intanto sui video scorrono le immagini di uno dei 20.000 interventi di chirurgia robotica che vengono eseguiti ogni anno nel nostro Paese.
Queste apparecchiature permettono di operare in maniera mini invasiva e sono in grado di correggere anche limiti fisiologici come il naturale tremore della mano del chirurgo. “Operando dalla console oggi siamo in grado di muoverci con la massima precisione e sicurezza” prosegue l’ospite. Alla domanda su come sarà il robot del futuro, Franca Melfi risponde che è già pronto. “Avrà un solo braccio che contiene tutti gli strumenti indispensabili per il chirurgo” racconta. “Con questa piattaforma potremo intervenire senza più lasciare segni sul corpo. Sfrutteremo l’ombelico o gli orifizi naturali dell’organismo”.
Ma la medicina hitech non si ferma in ospedale, ci raggiunge anche a casa, dove molte donne oggi sono caregiver di una popolazione sempre più anziana. ”I sistemi di telemonitoraggio possono essere di grande aiuto ” interviene Francesco Sicurello, presidente dell’Associazione italiana di telemedicina e informatica medica. ”Con device più piccoli di un tablet siamo già in grado di controllare a domicilio i pazienti che vengono dimessi dopo un intervento o chi soffre di una malattia cronica come il diabete o le patologie cardiache e deve essere monitorato con continuità”.
I dati vengono trasmessi ai medici che possono intervenire tempestivamente se qualcosa non va. E questo per famiglie e malati significa una cosa sola: più assistenza e meno stress.
L’intervista a Franca Melfi
L’intervista a Francesco Sicurello, presidente dell’Associazione italiana di telemedicina e informatica medica