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26 Novembre 2019

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La neuro-robotica? Ha molti sensi – Con Emanuele Menegatti

Con Emanuele Menegatti, docente di robotica all’Università di Padova, abbiamo parlato di neurorobotica, e quindi: come si fa a interfacciare un robot con un essere umano? Come si fa insegnargli a percepire l’ambiente circostante, e ad acquisire informazioni? Come si crea un robot “intelligente”? Per farlo bisogna cambiare il paradigma centrale dell’intelligenza artificiale, che immagina per i robot un percorso cognitivo che parte dalla percezione, prosegue con il ragionamento e si conclude con l’azione; un’idea che non è più sufficiente a descrivere l’AI, soprattutto se si aggiunge anche l’uomo all’equazione.

In che modo dunque un robot percepisce l’essere umano, e come fa a distinguerlo da… tutto il resto? È necessaria una nuova cooperazione tra uomo e robot, soprattutto con l’avanzamento dell’industria 4.0: Menegatti ci ha raccontato per esempio come si fa a insegnare a un robot la differenza tra una persona e un oggetto inanimato senza riempire i soggetti umani di sensori ma solo con l’uso di telecamere 3D, o come si possono usare i nostri segnali cerebrali per controllare direttamente un robot.