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23 Novembre 2019

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L’estetica del digitale – Con Vittorio Gallese

Oggi viviamo sempre più in un mondo rappresentato, attraverso le nostro foto postate sui social, un telefilm in streaming, e così via. Come reagisce il cervello e il corpo di fronte a un film, a un quadro, a una rappresentazione del mondo? Vittorio Gallese docente di Piscobiologia e Psicofisiologia all’Università di Parma ha illustrato come le nostre energie siano ormai state travasate dalla vita attiva al mondo parallelo della rappresentazione. I mondi paralleli sono diventati eccedenti rispetto alla vita attiva e utilizzano una mediazione che rimette in discussione il nostro stare nella realtà. La sensazione è che noi non documentiamo più ciò che viviamo ma che viviamo per documentare.

“L’estetica”, dice Gallese “pervade tutte le forme di cognizione sociale, ma l’impatto che le nuove tecnologie digitali e le relative pratiche sociali hanno sulla vita sociale sono ancora poco studiate. La disintermediazione digitale della percezione e della creazione di significato, rese possibili dal nuovo ambiente mediale, hanno letteralmente estetizzato il mondo. Ciò richiede una nuova comprensione empirica e concettualizzazione dell’estetica per generare una nuova comprensione delle nostre società”.