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23 Novembre 2019

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L’intelligenza artificiale al tempo dell’Uomo – Con Walter Aglietti

Di intelligenza artificiale si parla sempre più come l’ultima evoluzione tecnologica per cercare di creare un essere intelligente come l’uomo, ma in realtà l’idea di un robot, di un androide che replica l’essere umano, risale ai tempi dell’antica Grecia, con il gigante Thalos, e ritorna nel 1500 con l’idea del Golem, un essere di fango che verrà raccontato nell’omonimo film degli Anni Venti. Ma come si arriva all’IA odierna? Attraverso un lungo percorso che ha previsto gradi di automazione sempre più sofisticata, come per esempio quella dei telai in cui si inserivano schede perforate, ma anche più di recente da scienziati come Alan Turing, creatore della macchina Enigma e tra i primi teorizzatori dell’Intelligenza Artificiale.

Oggi l’intelligenza artificiale è entrata in strumenti di uso comune, come lo smartphone, che ad esempio la utilizza per migliorare lo scatto di una foto, oppure il frigorifero, che può ordinare da solo gli alimenti che mancano. Ma è anche uno strumento che permette, usato nei progetti complessi di IBM,  di riconoscere le buche nelle strade di Roma: addestrando l’IA a capire quali sono le buche, si è in grado di suggerire all’amministrazione cittadina di intervenire in tempo. Oppure si può utilizzare per riconoscere un danno sulla carrozzeria di un’auto, per facilitare la peritazione assicurativa.

Il cinema ha contribuito grandemente ad accrescere la popolarità dell’IA e degli automi con film come Il pianeta proibito, 2001 Odissea nello Spazio e altri ancora come Io, Robot e Ready Player One. Walter Aglietti, direttore del Laboratorio software di IBM Italia, ha condotto un appassionante viaggio dalle origini dell’Intelligenza Artificiale, per capire come si è sviluppata, come vive accanto a noi e quale sarà l’impatto sulla nostre vite tra venti anni, tra androidi per uso militare e smart city.