Con il concetto di economia blu intendiamo riferirci a tutte quelle attività di profitto che sono, e che potranno essere sviluppate, grazie ai tesori che il mare racchiude e che ci possono portare nuova prosperità, anche sostenibile. Ne abbiamo parlato insieme a Ilaria Perissi, ricercatrice del Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Firenze, con la quale abbiamo gettato uno sguardo ad attività che vengono normalmente presentate come un successo dell’intelligenza e dell’intraprendenza umana. E infatti la nostra marcia verso la conquista del mare sta proseguendo senza intoppi: superpescherecci attrezzati per ottenere il massimo rendimento del pescato, possibilità di produrre energia e minerali dal mare, espansione del turismo e delle rotte commerciali…
Il risultato di tutto questo “darsi da fare” non è però quello che ci aspettavamo: stiamo veramente svuotando il mare per un desiderio di profitto incontrollato, un profitto che dipende proprio dal rispetto degli equilibri dell’ambiente marino stesso? In altre parole, ci stiamo tirando la zappa sui piedi? E più importante, uscire da questo circolo vizioso e autodistruttivo è ancora possibile, e come?