E’ la sfida delle sfide. Herni Bergson e Albert Einstein, magistralmente interpretati da Paola Giacomoni, docente di Storia della Filosofia al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, e da Roberto Battiston, Ordinario di Fisica Sperimentale Università di Trento, si sono affrontati sul palco del Focus Live a colpi di dialettica sul concetto di tempo.
Se il filosofo riteneva che il tempo fosse legato alla percezione dell’individuo, il padre della Relatività era convinto che si trattasse piuttosto di una realtà oggettiva esterna all’individuo. Tesi contrapposte che ancora oggi continuano a dividere: scienzati da una parte, umanisti dall’altra. “Il tempo si può elencare in molti modi”, si difende Bergson-Giacomoni, “non sono d’accordo”, replica Einstein-Battiston.
Al Muse, insomma, è andata in scena una magistrale lezione filosofico-scientifica che è riuscita a strappare molti sorrisi, ma alla fine, dopo un dibattito anche acceso sullo scorrere del tempo, le posizioni sono rimaste immutate. Il carattere aspro di Einstein non è stato nascosto così come la verve polemica di Bergson, intatta.
Del resto, il tempo è il tempo. Tutti convinti. E davvero tanti applausi.